Atlante, un dono alla citta' di Livorno
di Filippo Rolla.
La passione autentica di scolpire spaventa la fatica e quando è accompagnata dall’amore del fare manuale non conosce orario, l’orario al quale noi tutti siamo avvolti e coinvolti.
L’artista Gino Molisano con questo concetto carico di tensione si descrive ed io ne intravedo uno spirito libero che si disvela nelle sue parole.
Egli è uno scultore che va oltre lo scandire dell’orologio per assaporare il che cosa è la Scultura al giorno d’oggi; una domanda che trova una risposta nella sua arte scultorea che descrive e disegna una riflessione-messaggio per il futuro.
L’arte, come mi sottolinea, deve lasciare una testimonianza, un ricordo che può sfidare un pensiero sintesi dell’epoca e il tempo della nostra particolare esistenza.
La testimonianza di Gino Molisano nasce dalla sua creatività interiore che significa ricercare nel tempo il senso dell’arte come forma di conoscenza per l’evoluzione spirituale dell’uomo.
Infatti l’uomo da sempre è affascinato e nel contempo ha paura dell’ignoto, e l’ignoto di cui ha più paura è proprio se stesso, il suo mettersi in discussione, una discussione che riguarda sé ed il mondo circostante, un mondo che quotidianamente chiede l’addition del chi sei?, del che cosa fai?, del famoso perché lo fai? Risposte a cui la parola o i discorsi difficilmente riescono a spiegare concretamente, mentre la scultura di Gino Molisano dal titolo Atlante, realizzata sulla scogliera, meglio forse dire scolpita e nata dalla scogliera di Calafuria, riesce ad esprimere attraverso la forza dell’immaginario visivo. Una forza tale che lascia il visitatore esterrefatto, imprigionato nella visione evocativa della nostra esistenza. Molisano nel suo Atlante intreccia la mitologia con la contemporaneità: due volti complementari dell’esistenza.
Un’esistenza universale condannata dal suo orgoglio di Titano conquistatore che partecipò all’assalto del Cielo e fu condannato per l’eternità a portare sulle spalle la volta celeste, mentre un’altra rappresentazione della sua condanna lo vede sorreggere la Terra. Queste iconografie sono percepite dallo scultore come se l’uomo contemporaneo dovesse sorreggere se stesso nella rete del villaggio globale per non essere occultato dall’immagine.
Atlante, una risposta artistica dello scultore Gino Molisano a se stesso che sfiora e fa vibrare la zona spirituale, un’esistenza universale fuori dal tempo che alberga in ognuno di noi.
|